disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti

🟥 Disturbo reattivo dell'attaccamento 

🟦 Disturbo da interazione sociale disinibita 

🟧 Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)

🟪 Disturbo da stress acuto

🟩 Disturbi dell'adattamento

🟧 Disturbo da lutto prolungato 

⬜ Con altra specificazione/senza specificazione

le risposte umane al trauma 

Tutti questi disturbi derivano dall'esposizione a un evento esterno (trauma o stress) ben identificabile. Il trauma è specifico.

Altre categorie diagnostiche hanno, invece, cause scatenanti interne all'individuo.

Il trauma

Violenze fisiche o sessuali, guerre, disastri naturali, incidenti gravi o lutti improvvisi.

Ma anche esperienze di stress prolungato, come difficoltà finanziarie, separazioni o problemi lavorativi.

La risposta dell'individuo all'evento traumatico o stressante è altamente soggettiva e varia in base a fattori personali, sociali e biologici.

Tra i principali disturbi inclusi in questa categoria troviamo:

  • Disturbo Reattivo dell'Attaccamento: tipico dell'infanzia, Attaccamento emotivo non sicuro con i caregiver a causa di gravi negligenze o maltrattamenti.
  • Disturbo da Impegno Sociale Disinibito: tipico dell'infanzia, comportamenti sociali eccessivamente disinibiti verso estranei
  • Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD): sintomi come rivivere l'evento traumatico, evitamento di stimoli associati al trauma, alterazioni negative nelle emozioni e nell'arousal fisiologico. È uno dei disturbi più noti legati al trauma.
  • Disturbo da Stress Acuto:  sintomi si manifestano entro poche settimane dall'evento traumatico e si risolvono entro un mese.
  • Disturbi dell'Adattamento: sintomi emotivi e comportamentali

Eventi traumatici 

possono essere: violenze, disastri naturali, incidenti gravi, guerre o abusi. L'evento minaccioso per sé o gli altri, provoca una reazione di intenso timore, impotenza o orrore.

Eventi stressanti 

possono non essere traumatici ma sufficientemente gravi da destabilizzare l'individuo: perdite economiche significative, problemi familiari o separazioni importanti. Questi eventi, a lungo andare, possono generare stress cronico e sfociare in disturbi psicologici.

La differenza principale tra i due tipi di eventi sta nell'intensità della risposta emotiva immediata.

Rivivere continuamente l'evento traumatico 

Ricordi intrusivi, sogni disturbanti o flashback, come se l'evento stesse accadendo nuovamente. Questo rivivere è  doloroso e può influire sul funzionamento quotidiano

Evitare gli stimoli associati al trauma come difesa

Situazioni, persone o luoghi che possono ricordare l'evento traumatico O pensieri, sentimenti e conversazioni che evocano il trauma. questo per ridurre l'ansia e il dolore legati al ricordo del trauma

Iperarousal 

Reattività fisiologica accentuata agli stimoli. Sintomi: irritabilità, scoppi di rabbia, difficoltà a dormire, ipervigilanza e risposta esagerata agli stimoli improvvisi (per esempio sobbalzare al minimo rumore). Stato di allerta costante dovuto al sistema di risposta allo stress, che non riesce a "spegnersi" anche dopo che il pericolo è passato.

Funzionamento quotidiano

Difficoltà a concentrarsi sul lavoro, a mantenere relazioni sociali o a prendersi cura di sé stessa.

Cronico, con sintomi che persistono per anni o decenni, Oscillante, con periodi di remissione alternati a ricadute, soprattutto in risposta a nuovi eventi stressanti o a ricordi dell'evento traumatico originale.

Eventi particolarmente intensi che superano le capacità di coping dell'individuo.

Esperienze di vita quotidiane, come lutti o problemi finanziari, possono portare allo stesso disturbo correlato allo stress.

Il genere

Gli uomini manifestano i sintomi in modo esternalizzante, come la rabbia e l'aggressività, e possono avere una maggiore tendenza a ricorrere all'abuso di sostanze come forma di coping, rendendo il riconoscimento del disturbo più complesso.

occupazione


PTSD e disturbi dell'adattamento, ansia e depressione. 

In alcune culture, esprimere il trauma psicologico o l'angoscia può essere stigmatizzato o visto come segno di debolezza, riducendo la probabilità che le persone cerchino aiuto. 

a seconda che l'individuo abbia subito un singolo evento traumatico o sia stato esposto a traumi ripetuti o cumulativi nel corso del tempo. i sintomi che si attenuano con il tempo, mentre chi subisce traumi ripetuti (ad esempio, violenza domestica protratta nel tempo o esposizione continuativa a guerra o violenza) tende a sviluppare forme più gravi e persistenti di PTSD o di altri disturbi correlati allo stress.

Aspetti storici 

Traumi e reazioni nei contesti antichi

Le conseguenze psicologiche del trauma, le reazioni umane agli eventi traumatici venivano interpretate con la religione, la filosofia o la mitologia. Nella civiltà greca e romana, i sintomi del trauma psicologico venivano spesso attribuiti a punizioni divine, possessioni o squilibri umorali. I veterani di guerra che mostravano segni di squilibrio emotivo e comportamentale dopo la battaglia erano considerati posseduti o colpiti da malattie misteriose. Già in tempi antichi venivano riconosciuti i devastanti effetti psicologici degli eventi stressanti o traumatici.

nevrastenia"

Nell'800, con la Rivoluzione Industriale aumentarono gli incidenti sui luoghi di lavoro, traumi (fisici e psicologici) generavano sintomi di stress e trauma. A metà del XIX secolo, il neurologo americano George Beard coniò il termine "nevrastenia" (affaticamento mentale e fisico cronico che colpiva prevalentemente gli uomini d'affari e i lavoratori sottoposti a elevato stress). La nevrastenia non era legata a eventi traumatici specifici

shock da battaglia 

La guerra civile americana (1861-1865) e, successivamente, la guerra franco-prussiana (1870-1871) portarono al "shock da battaglia" nei soldati. Ansia, panico, confusione e tremori dopo l'esposizione a combattimenti intensi. Lo "shock da battaglia" segnò il primo tentativo di associare sintomi psichiatrici all'esposizione a esperienze traumatiche in contesti di guerra.

La Prima Guerra Mondiale 1914-1918

Il concetto di "shell shock", "shock da battaglia" : disturbi psicologici sofferti dai soldati dopo essere stati esposti a bombardamenti prolungati. Inizialmente, si riteneva che questa condizione fosse causata da danni fisici al cervello provocati dalle onde d'urto delle esplosioni. Ma anche soldati non direttamente colpiti dalle esplosioni potevano sviluppare sintomi simili, come tremori, incubi, flashback, paralisi temporanee e crisi nervose. Quindi, il trauma psicologico, e non solo quello fisico, può causare gravi disturbi psichiatrici.  "shell shock" lega le esperienze traumatiche ai sintomi mentali persistenti.

Freud

Assieme a Josef Breuer, studiò l'isteria e la associò ai traumi psicologici repressi. Introdusse il concetto di "trauma psichico", ovvero le esperienze dolorose o traumatiche rimosse dal conscio provocano disturbi psicopatologici. Sebbene il focus della psicoanalisi fosse in gran parte sui conflitti interiori e sulle esperienze dell'infanzia, questo approccio aprì la strada alla futura comprensione dei traumi non solo come eventi acuti, ma anche come esperienze che potevano ripresentarsi attraverso meccanismi di difesa psicologici, come la repressione o la dissociazione.

La Seconda Guerra Mondiale, 1939-1945

Durante la Seconda Guerra Mondiale furono studiati i disturbi legati all'esposizione a eventi traumatici nei soldati. Con sintomi emotivi e comportamentali che affliggevano i militari. Gli psichiatri militari notarono che molti soldati, nonostante non fossero stati feriti fisicamente, manifestavano sintomi debilitanti come ansia acuta, depressione, insonnia, incubi, senso di colpa, e incapacità di funzionare normalmente. Questi studi sottolinearono l'importanza del trauma psicologico cumulativo e della resilienza individuale, suggerendo che lo sviluppo di disturbi psicologici non dipendeva solo dall'intensità del trauma, ma anche dalla durata dell'esposizione e dalle capacità di coping dei singoli.

La guerra del Vietnam

Questa nuova categoria diagnostica era il risultato delle pressioni esercitate dai veterani della guerra del Vietnam e dai professionisti affinché si riconoscessero le conseguenze psicologiche del trauma bellico.

Il PTSD venne definito come un disturbo caratterizzato da sintomi persistenti, tra cui il rivivere il trauma attraverso flashback e incubi, evitamento delle situazioni che ricordano l'evento traumatico, e uno stato costante di iperarousal, in seguito all'esposizione a un evento traumatico particolarmente grave. Una risposta psicologica duratura in seguito a traumi estremi, non riguardava solo i soldati, ma chiunque fosse stato esposto a eventi traumatici, come disastri naturali, incidenti, violenze o abusi

traumi psicologici, PTSD.

Diverse risposte individuali agli eventi traumatici. 


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